comune di Arezzo: dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli
“Asl e Regione perseverano nel depotenziare la sanità pubblica locale”
“Le decisioni della dirigenza della Asl aretina, prese di concerto con la Regione Toscana, continuano a destare perplessità, amarezza, sconcerto e anche rabbia.
Dopo l’allarme del presidente del Calcit, rilanciato dal vicesindaco, sulla scelta di depotenziare il reparto di senologia, dobbiamo prendere atto che si profila all’orizzonte una logica di smantellamento, con risultati che potrebbero incidere ulteriormente sulla qualità dei servizi essenziali. La logica resta sempre quella: Arezzo e la sua provincia sono l’agnello sacrificale.
Anziché rafforzare, in pianta stabile, l’organico di un reparto che segue quotidianamente 250 donne, si sceglie di fare a metà con Siena. E da un amareggiato Sassoli sentiamo che la decisione è stata presa senza una condivisione d’intenti. Una vera pugnalata alle spalle, visto che il Calcit e gli aretini, negli ultimi tre anni, sono stati capaci di contribuire alla sanità pubblica con ben 3 milioni di euro. Beneficiari di questi contributi sono vari reparti: oncologia, terapie oncologiche, radioterapia, medicina generale e perfino senologia. Ultima donazione, pochi giorni fa: l’eco-endoscopio che permette un servizio di diagnostica finora mancante. Chi ne necessita non dovrà più spostarsi.
Asl e Regione vivono in un altro pianeta, inconsapevoli dei colpi che stanno assestando o forse ne hanno consapevolezza ma tirano dritto ugualmente senza ammettere gli errori”.