comune di Arezzo: dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli
“Regione Toscana: le scelte insensate sulle case popolari”
“Sono state approvate dalla Regione Toscana le modifiche al regolamento sulle case popolari. Modifiche scellerate e ideologiche. In particolare, parliamo del requisito della residenza continuativa, che era di durata quinquennale. Pertanto non servirà più essere residenti nel territorio regionale da almeno cinque anni per partecipare ai bandi. Questa modifica andrà inevitabilmente a peggiorare la situazione dei residenti storici, nel nostro caso gli aretini, a favore degli ‘specialisti migranti dei bandi’ che, informati per tempo di quelli in uscita, potranno prendere residenza in qualsiasi Comune toscano anche il giorno prima. Che assurdità!
Un’altra modifica ha stabilito che i cittadini che non autocertificano la residenza fiscale in Italia, devono presentare la documentazione relativa a redditi e patrimoni del rispettivo paese. Tale disposizione però non si applica quando i cittadini interessati dimostrino di aver presentato richiesta agli organi competenti senza essere riusciti a ottenere la documentazione necessaria entro i trenta giorni successivi, anche nel caso in cui tale termine superi la data di scadenza del bando.
Ciò significa che se i richiedenti non riescono a ottenere, nel termine suddetto, i certificati da ambasciate o consolati, possono comunque essere ammessi a partecipare al bando. Quindi il richiedente nel suo paese di origine può essere proprietario di case, terreni o altro e contemporaneamente chiedere un alloggio popolare!
Tutto questo è un’evidente stortura a discapito di chi vive e lavora legalmente e di chi ha veramente bisogno di un tetto che da troppo tempo aspetta. Il tutto benedetto da una regione a trazione Pd completamente avulsa ai problemi reali che attanagliano migliaia di cittadini e che persiste in una battaglia demagogica senza senso”.