comune di Arezzo: variazione di bilancio e rendiconto
Consiglio Comunale 29 aprile 2021 / variazione di bilancio e rendiconto
Il Consiglio Comunale ha ratificato la delibera di Giunta 89 dello scorso 6 aprile avente a oggetto una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2021/2023. Si tratta di una variazione legata ai circa 350.000 euro assegnati al Comune di Arezzo dal governo per il 2021 che la Giunta ha deciso di rendere immediatamente disponibili a beneficio degli uffici e di utilizzare in parte, per 100.000 euro circa, soprattutto per coprire i minori affitti e le riduzione delle rette di frequenza dei servizi scolastici comunali e in parte, per i restanti 250.000, per integrare alcuni capitoli di spesa corrente riguardanti in particolar modo il sistema informatico, la vigilanza dello sportello unico, le spese per pulizie e sanificazioni, sociale, sport e provveditorato.
Altre modifiche nell’allocazione delle risorse riguardano ancora i servizi sociali in vista delle erogazioni previste per il 2021 da parte della Regione Toscana in favore del Comune di Arezzo quale capofila della Zona Aretina-Casentino-Valtiberina, da parte del ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e Finanze per i cosiddetti Buoni Viaggio e da parte del dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il bando Educare in Comune. Ulteriori risorse sono destinate alla polizia municipale, alla connettività delle scuole e all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Valentina Sileno ha ricordato “come non si vedono, sia dalla variazione di bilancio di novembre sia da questa, risorse per le attività economiche”. Marco Donati ha seguito la scia di queste considerazioni sollecitando riduzione di oneri a carico delle imprese o contributi diretti a favore delle stesse: “è il merito delle scelte che bisogna calibrare meglio”.
Luciano Ralli ha evidenziato che si tratta di risorse che provengono da Stato e Regione e Roberto Ciccinello ha rilevato “come dovremmo semmai sorprenderci se non arrivassero”.
“Tutte le variazioni di bilancio approvate in Giunta e sottoposte al Consiglio Comunale – ha replicato Alberto Merelli – hanno mosso da trasferimenti di altri enti pubblici. Si tratta di entrate destinate a determinati progetti o tipologie di spesa: i contributi, in sostanza, vengono dati per fini molto precisi e la libertà di manovra nella loro gestione è limitata”.
“Il rendiconto 2020 – ha ricordato l’assessore Alberto Merelli nel dibattito che ha preceduto l’approvazione – mostra come le entrate tributarie abbiano avuto un andamento prossimo a quello dell’anno precedente per cui i timori di calo del gettito sono stati sostanzialmente fugati. La parte del leone viene ricoperta dall’Imu, con valori costanti rispetto agli scorsi anni. Registriamo una leggera flessione nel recupero dell’Ici, l’addizionale Irpef è di poco superiore a quanto riscontrato nel 2019, l’imposta comunale sulla pubblicità e pubbliche affissione subisce un calo consistente, crolla del 50% l’imposta di soggiorno. La Tari ha avuto un importo prossimo a quello del 2019. Coerentemente con quanto erogato dallo Stato, tra le voci di entrata i contributi balzano a oltre 16 milioni di euro, tra questi i ristori ministeriali per fare fronte all’emergenza Covid raggiungono 8.400.000 euro. Il Covid ha semmai determinato una forte contrazione delle entrate extratributarie che scendono di 4 milioni di euro, dalle rette scolastiche al suolo pubblico, dalle sanzioni ai proventi derivanti dalla vendita di beni e servizi. Nessun nuovo mutuo è stato contratto nel 2020, inalterata la situazione delle entrate derivanti dalla distribuzione dei dividenti delle società partecipate. La composizione delle spese, il cui totale non si differenzia molto dall’anno passato, vede un’articolazione diversa delle stesse a causa dei settori che l’amministrazione ha ritenuto di privilegiare, come i servizi sociali. Nel fondo crediti di dubbia esigibilità sono allocati 46 milioni e mezzo di euro, a significare sia la prudenza nella gestione sia lo stato di salute del bilancio del Comune. Nel 2020 abbiamo conservato stabilità finanziaria e gestito al meglio le risorse a dispetto delle previsioni. Voci come Imu e Tari, ad esempio, ribadisco che si sono mantenute sui livelli precedenti. Situazione che ci permette di affrontare il 2021 in maniera serena anche se proprio l’attuale potrebbe essere l’anno dall’impatto peggiore sulla finanza locale”.
Michele Menchetti: “dei 5 milioni di euro a preventivo per le multe, la loro riscossione tocca il milione 700.000 euro. Perché? È un problema di modalità organizzative? Sulle partecipate, ricordo che il Comune ha speso 300.000 euro per coprire la gratuità dei parcheggi gestiti da Atam garantendo a questa società un’entrata senza la quale sarebbe in forte perdita. Un altro segno meno si registra per Multiservizi. Infine il contributo a Nuovo Acque pari a 43.000 euro: a che titolo è stato dato”?
Roberto Bardelli: “il Comune ha impattato bene la crisi, per fortuna. La mancata accensione di nuovi mutui non ha impedito di portare a termine alcuni lavori. Mi pare inoltre ci siano da recuperare crediti per 17 milioni di euro: non è possibile addivenire a una transazione con i contribuenti per garantirci una quota di questo totale, almeno un 50%, che sarebbe pur sempre una bella cifra”?
Luciano Ralli: “siamo dinanzi alla delibera più importante, a margine di un anno particolare. Negli anni passati abbiamo registrato sempre la discrepanza tra i previsionali e i consuntivi ma alla luce della particolarità degli ultimi 12 mesi possiamo soprassedere. Voglio però citare altro: ad esempio che il Comune ha potuto usufruire dei ristori di Stato e Regione con gli 8 milioni e mezzo dal primo, 3 milioni dalla Regione. Non era possibile allora spendere di più? Credo di sì. Se come Comune ce la siamo cavata, come aretini non sono così sicuro”.
Anche per Marco Donati “il fatto che abbiamo una situazione di bilancio positiva rischia di celare il punto dirimente: la qualità della spesa. Da qualificare in direzione dell’innovazione tecnologica o di una dispensa alimentare, per citare due esempi. Sono preoccupato della situazione delle aziende partecipate, erogatrici di servizi, e su queste bisogna aprire una riflessione. E se cercassimo le risorse fuori, nei molti bandi a disposizione? Servono più coraggio e dedizione”.
Roberto Cucciniello: “il problema della riscossione non va banalizzato, è un problema molto complesso e certamente nazionale. Dipende da molti fattori, senza considerare che nel corso del 2020 c’è stato un blocco delle varie cartelle. E dovremo essere bravi a intercettare risorse importanti, come quelle derivanti dal piano presentato in questi giorni in Parlamento”.
Valentina Sileno: “dobbiamo valutare la possibilità di recuperare e restituire agli uffici comunali il servizio gestito attualmente dall’agenzia di riscossione”.