Angelo De Marco
Chi è Angelo De Marco?
E’ un uomo che ha girato il mondo da giovane Giornalista. Un acquisito messinese quale Dottore Commercialista da 42 anni e un docente di Scuola Superiore ed anche Assistente Universitario ora in pensione. E’ ancora oggi a 73 anni, un uomo che vive nel mondo dell’Arte da 60 anni, quale: Pittore, Poeta e principalmente, da sempre, uno Pluri Premiato Scrittore, di cui 29 Premi nei Concorsi Nazionali e Internazionali, sono stati assegnati a 25 dei suoi 32 libri scritti; nonché 21, delle sue 73 Poesie-Liriche e Odi, hanno ricevuto i Premi sul Podio nei Concorsi Nazionali cui è stato chiamato a partecipare e infine 2 dei suoi 32 fantastici Quadri hanno riceuvto i Premi di Pittura cui ha partecipato raramente.
Quali sono i tuoi ricordi dei tuoi primi 10 anni e quali sono stati i tuoi giochi?
Vivere con i miei familiari e amici nella Valle dei Templi e correre nell’immensa spiaggia del mio Paese natale fino ad ammirare l’Alba e il Tramonto che mi offrivano la bellezza dei Vetusti Templi e l’incantevole “Scala dei Turchi, oggi “Patrimonio dell’Umanità”. Quando il “tempo libero me lo consente”, vado a rivivere i ricordi della mia fanciullezza, in quella “beatitudine Eterna”.
– Nei miei ricordi vive l’immensità della nostra spiaggia di Porto Empedocle, nella quale partecipavo nei Tornei inter regionale dell’Azione Cattolica, di “Palla a volo”, di lancio del ”Giavellotto”, del “Tiro con l’Arco”, del “Salto in alto” e del mio essere campione regionale di “Ping-Pong”.
Cosa faresti per un mondo migliore?
Ho sempre partecipato ai Convegni nazionali e internazionali laddove l’argomento principale è stato “contribuiamo a rendere la nostra vita terrena”. Ho sempre messo la mia modesta persona e riconosciuta capacità di essere presente, affinche l’umanità rendesse più vivibile la vita nel Pianeta. Non a caso il mio viandare nel mondo è servitor, talune volte, a realizzare progetti atti e mirati a presentare al mondo intero i programmi di vita “salutare e serena” che proiettavamo alle popolazioni dell’America Latina e degli USA. Sicuramente detti programmi sono stati disattesi dalla maggior parte dei governanti dei Paesi che invitavamo a partecipare nei Convegni. Le risposte sono state inizialmente avviate e poi abbandonate destinate al “consumismo più sfrenato”.
Quali sono i tuoi hobby e le tue grandi passioni?
Oggi, raramente trovo chi gioca a scacchi con me; oggi convivo con il mio mondo “Intellettuale e Culturale” che mi da laa possibilità di scrivere storie romanzate che destino alla Cultura di oggi e di un future più attento a volersi erudire intellettualmente. Confido, infatti, che le giovani generazioni possano vivere in un mondo Culturale che gli facia scoprire le realtà visive e tangibili, dimostrando che il mondo da vivere è quello reale e quello virtuale deve rimanere sempre “una ricerca” in aiuto alle capacità individuali delle mete che si prefigge ri scoprire l’uomo.
Che cos’è per te l’amicizia e la famiglia?
L’amicizia secondo me è il risultato della costruzione analitica di un rapporto interpersonale tra due o più persone. Essa deve essere sempre accompagnata da un sentimento di fedeltà reciproca tra due o più persone, supportata sicuramente da una carica emotiva che rispetta il pensiero degli amici più intrinseci.
La Famiglia e quell’insieme di affetti che legano il nucleo cui si è dato vita e si resterà legati in un “amore” indissolubile che mai potrà svanire, anche per effetto di tentazioni ambigue tra i componenti della stessa. Nel suo complesso, è mia ferma convinzione che la Famigia è “Sacra” nel rispetto di tutti e da tutti.
Che rapporto hai con gli animali?
Amo i Cani e i Gatti di talune razze che sono facilmente addomesticabili per vivere nell’ambito della famiglia che li accoglie e li realizza come facente parte del nucleo familiare in cui questi animali vivono, sapendo sempre distinguere con intelligenza i bisogni dell’uomo e dell’animale stesso
C’è qualcosa che hai fatto che ricordi spesso?
La mia filosofia del passato l’ho sempre impostata come non ritenere necessario vivere nei ricordi; ma, dare sempre la possibilità ai ricordi di vivere in te. In essi hai la possibilità di distinguere ciò che è sono stati mettendoli a disposizione nel vivere la vita corrente, memore di ciò che “questi ricordi” ti hanno insegnato. I ricordi sono chiusi in un “forziere” siggillato dove solo tu ne possiedi la chiave per aprirli ed esaminarne “la vita vissuta” in loro e con loro.
I ricordi mi accompagnano spesso quando chiudo gli occhi e ne rivivo la loro “bellezza”. Spesso vado a leggere dentro queì ricordi che più appassionarono la mia vita “avventurosa” vissuta in giro per il mondo, in una certa epoca della mia decorsa vita.
Se non avessi fatto il Dottore Commercialista cosa avresti fatto?
Avrei voluto continuare a fare il Giornalista di “prima linea” che non era l’essere corrispondente delle guerre internazionali, ma in quella “cronaca-letteraria-temeraria” che mi portò ad essere considerato “Il Mafiologo” per i profondi studi della “Vecchia-Mafia” degli USA e della mia “Sicilia”. Tra l’altro molti dei miei libri descrivono la “mafia” dalle sue origini fino alla sua fine. Oggi ci sono solo fatti ed eventi criminali che devono essere attribuiti a quell’essere, che vive fuori dalle leggi, norme e regole della “vita civile”, ma che rimane soltanto un criminale e che non deve essere indicato e confuse con il “Vecchio” appartenente alla “Mafia” di allora che comunque aveva anche dei “sani” principi sociali. Oggi, c’è solo quel “Criminale” che è solito dedicarsi ai lauti guadagni, comunque abbiano origine delittuose.
Qual’è il tuo motto?
“La mia vita intellettuale e creativa rappresenta il mio Eterno!”
Aggiungi qualcosa che non hai detto in questa intervista.
Si, è vero aspiro a dare vita, ai personaggi delle mie storie romanzate che scrivo nei miei libri, realizzando qualche film che potrei immortalarli nelle sale dei Cinema e nelle Reti televisive. E sono ricco di tanta pazienza che mi condurrà alla realizzazione del prossimo film “Nel nome di Dio”.