Imbesi Giuseppe
– Chi è Imbesi Giuseppe?
Sono un ragazzo semplice, che per certi versi ha fatto della sua semplicità un passepartout per cercare di essere ben voluto da tutti e a chi proprio non vado giù, dico sempre “amatemi per come sono”.
– Quali sono i tuoi ricordi dei tuoi primi 10 anni e quali sono stati i tuoi giochi?
I ricordi più belli sono le estati, che allora sembravano interminabili, ma col senno di poi sono volate via in un batter di ciglia, passate dai miei nonni materni.
Mia nonna che invece di comprarci le patatine o merendine varie, ci comprava pane e pecorino in quantità e la cassetta piena di bottiglie di gazzosa dietro la porta della cantina.
I giochi più belli erano costruire capanne anche sugli alberi, inchiodare tavole, immaginando fossero armi spaziali e poi fare tutto ciò che l’inventiva e la fantasia dell’essere bambini ci portava in testa.
– Cosa faresti per un mondo migliore?
In realtà, penso che il mondo vada bene così com’è. L’unica cosa che farei, se solo fosse possibile, è togliere dall’essere umano quella stupida voglia distruttiva di voler ottenere qualunque cosa, a discapito di tutto e tutti, anche soprattutto di sé stesso.
– Quali sono i tuoi hobby e le tue grandi passioni?
Molto probabilmente la mia più grande passione è cucinare.
Quando cucino riesco a rilassarmi e spazzare via i pensieri negativi che si affacciano soprattutto in quelle cosiddette giornate o momenti no, che un po’ tutti abbiamo.
Mi piace viaggiare per la nostra bella Italia che all’estero e rivedere anche più di una volta i luoghi che più mi hanno affascinato.
– Cos’è per te l’amicizia e la famiglia?
L’amicizia è quel sentimento che se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Ha mille sfumature, a seconda con chi la si condivide, cambia aspetto, pelle, può diventare qualcosa di più profondo, come l’amore. Se è falsa può spegnersi al primo colpo di vento. Se è vera, continuerà anche quando quell’amico/a avrà finito i suoi giorni su questa terra. La famiglia è il nostro punto fermo.
– Che rapporto hai con gli animali?
Mi piacciono, ma preferisco che ci badino gli altri, io non sono portato per prendermene cura. Però mi piace giocarci.
– C’è qualcosa che hai fatto e che ricordi spesso?
Se ci penso sono tante le cose che ho fatto belle e meno belle, che ricordo spesso, ma oggi ne dico una soltanto. Il mio primo viaggio nell’amata Polonia.
– Se non avresti fatto l’imbianchino cosa avresti fatto?
Molto probabilmente avrei studiato per fare il cuoco, data la mia passione per la cucina.
– Qualìè il tuo motto?
Il mio motto è: “La vita è dura”. Qualunque cosa mi succeda lo ripeto sempre e vado avanti.
– Aggiungi qualcosa che non hai detto in questa intervista :
Non saprei cos’altro aggiungere tranne che nella vita una delle cose più importanti è il rispetto verso gli altri e verso se stessi.