Polizia di stato arresta autrice seriale di rapine di “Rolex”
Nella tarda mattina di ieri, 22 ottobre u.s., intorno alle 12.00 circa, gli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Arezzo, durante la loro ordinaria attività di controllo di polizia amministrativa nei pressi di via Montefalco, venivano attirati da una donna che correva inseguita da un uomo.
Gli operatori, pertanto, prendevano subito contatto con l’uomo, tale G.C., il quale riferiva di aver appena assistito alla rapina dell’orologio marca “Rolex” ai danni di un uomo ultrasessantenne mettendosi immediatamente all’inseguimento della donna autrice del reato, poi successivamente identificata presso gli uffici della Questura come C.S., avente 31 anni d’età e nata in Romania.
Dalla ricostruzione dei fatti, la giovane donna si avvicinava alla vittima mostrandogli un taccuino con su scritto una Via di cui chiedeva indicazioni; dopo un breve scambio di parole, l’uomo entrava all’interno di un portone mentre la donna, che si faceva sempre più insistente, riusciva a seguirlo dentro l’androne ove, lanciandosi sull’uomo, afferrava l’orologio marca “Rolex” che indossava al polso e riusciva a sfilare con estrema forza e violenza. Le vetrate trasparenti permettevano al G.C. di assistere all’intero episodio criminoso per poi entrare nell’androne in soccorso della vittima, che riusciva, in quel frangente a reimpossessarsi dell’orologio.
A quel punto la donna, datasi alla fuga, veniva inseguita dagli operatori della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura e bloccata, anche con l’ausilio dell’equipaggio della Volante intervenuta in ausilio, nonostante avesse opposto resistenza tanto da spintonare uno degli Agenti contro una colonna.
Immediatamente dopo la stessa veniva portata presso gli Uffici della Questura e dopo una prima attività investigativa, emergeva chiaramente che il modus operandi usato dalla donna per perpetrare la rapina era già noto alle forze dell’ordine dato che negli ultimi tempi rappresenta una constante per la consumazione di questo genere di reati; la donna veniva pertanto dichiarata in stato di arresto per il reato di rapina e resistenza a pubblico Ufficiale e condotta presso il carcere di Solliciano.