POLIZIA DI STATO DI AREZZO
Truffe agli anziani: recuperati in A1 tutti i monili trafugati ad un 85enne poche ore prima
La Polizia di Stato di Arezzo, in Autostrada del sole, ieri ha recuperato numerosi monili in oro e 300 € in contanti, tutti frutto una truffa ad un anziano avvenuta solo poche ore prima a Pistoia identificando e denunciando per ricettazione due dei presunti responsabili.
E’ accaduto infatti che gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Battifolle hanno fermato per un normale controllo un’autovettura Renault Arcana con due persone a bordo che, tra le tante in circolazione in questo esodo di fine anno, stava circolando in direzione sud.
Gli occupanti sono sembrati subito, agli occhi degli esperti poliziotti, troppo agitati e le loro spiegazioni, riguardo ai motivi del loro viaggio, troppo inverosimili pertanto venivano minuziosamente perquisiti.
Da tale attività saltavano fuori, in dosso ai due, denaro contante pari a 300 euro ed un sacchetto, occultato sotto il sedile lato guida, pieno di monili in metallo prezioso.
Mentre i due venivano immediatamente accompagnati in ufficio scattavano gli accertamenti finalizzati a cercare di identificare chi fosse stato stavolta il malcapitato ad essere stato truffato: la tipologia della refurtiva infatti non faceva pensare ad altra ipotesi di reato.
Per fortuna la persona truffata, poi risultata un signore di 85 anni, si era già recata a fare denuncia presso un Ufficio di Polizia e quindi è stato più semplice e rapido del previsto individuarla e darle la lieta novella del ritrovamento di tutto quanto sottrattogli poco tempo prima: la truffa era avvenuta verso le 13.30 ed il fermo dei due alle 17.00.
La banda di malfattori senza scrupoli che si dedicano a questo ignobile reato nei confronti di persone anziane ha utilizzato anche stavolta il solito stratagemma.
Una telefonata, la minaccia che i figli sarebbero andati in galera se non avessero pagato una persona che di lì a poco si sarebbe recata presso la sua abitazione per ritirare i soldi e preziosi che aveva in casa.
Come da copione il signore aveva spontaneamente consegnato, a colui che gli si era presentato davanti mentre ancora era al telefono, non solo tutti i preziosi che aveva in casa, veri e propri ricordi di una vita, ma anche tutto il denaro contante di cui disponeva al fine di salvare i propri cari dai seri guai che le erano stati prospettati se non lo avesse fatto.
I due fermati, due italiani appena ventenni, in attesa dei successivi accertamenti finalizzati a verificare le loro effettive responsabilità nella vicenda, sono stati denunciati per ricettazione e l’intera refurtiva sequestrata per essere poi restituita.
L’anziana signore avuta la notizia del recupero dei propri averi, sorpresa da tanta velocità nella soluzione della vicenda, non ha trovato le parole per ringraziare i poliziotti.
Visto che anche l’auto è stata loro sequestrata i due hanno dovuto chiamare anche il Taxi per tornarsene a casa in attesa del processo che sarà celebrato poi nei loro confronti.
Le indagini proseguono al fine d’identificare gli altri componenti della banda perché, questo è certo, per tali raggiri è necessaria la partecipazione di numerosi soggetti ognuno dei quali ha un preciso ruolo.
La Polizia di Stato, sottolineando che non si è mai soli ma che le Istituzioni sono sempre presenti per aiutare chi ne ha bisogno, raccomanda a tutti la massima attenzione e che, in caso di qualsiasi dubbio, per avere consigli su come comportarsi di fronte a soggetti sconosciuti che fanno strane richieste può sempre telefonare al numero unico per le emergenze 112.
La stessa Polizia di Stato ricorda che il Ministero dell’Interno, avendo il fenomeno delle truffe agli anziani assunto un vero e proprio allarme sociale, ha anche redatto un vademecum contenente utili suggerimenti per difendersi dai truffatori facilmente reperibile sul web all’indirizzo www.poliziadistato.it e su tutti gli altri siti Istituzionali.