Primo Consiglio Comunale dell’anno convocato per deliberare sulle mozioni e sugli atti di indirizzo da tempo iscritti all’ordine del giorno. La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento dedicato al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli scomparso lo scorso 11 gennaio.
Scelgo Arezzo con un atto di indirizzo ha chiesto alla giunta di promuovere la nascita della cosiddetta “Dispensa Solidale” per distribuire a chi ne ha bisogno cibo, farmaci e altri prodotti attraverso il coinvolgimento delle reti di distribuzione, delle mense scolastiche, delle associazioni di volontariato e no-profit, delle aziende partecipate. “La legge Gadda del 2016 – ha rilevato Marco Donati – prevede la cessione gratuita delle eccedenze alimentari e di farmaci a fini di solidarietà sociale. Gli operatori del settore alimentare possono farlo a beneficio di soggetti che a loro volta destinano quanto ricevuto verso le persone indigenti. Occorre un luogo ‘fisico’ che funzioni come centro di raccolta e dispensa. Un modo per ripensare i servizi sociali non solo come strumenti di risposta a un bisogno ma per favorire la costituzione di reti territoriali solidali”. L’atto è stato emendato da Fratelli d’Italia con la richiesta, illustrata da Roberto Cucciniello, di inserire nel dispositivo la possibilità di affidare lo studio di fattibilità e la co-progettazione dell’iniziativa alla neonata Fondazione Arezzo Comunità, “costruita esattamente per questo, con già al suo interno tanti attori del sociale”. Per Donella Mattesini sarebbe invece da preferire “la gestione diretta del Comune per una maggiore trasparenza e per favorire il coinvolgimento di tutti i cittadini”. Per Roberto Bardelli “l’atto di indirizzo non coglie a pieno il problema. Ciò che viene proposto è già in atto da molti anni per merito di alcune istituzioni. Piuttosto che una ‘dispensa sociale’ sarebbe stato meglio stimolare la creazione di un coordinamento di quanto esiste, magari in capo al Comune, un tavolo dove affrontare il tema delle nuove povertà. La proposta che faccio è di ritirare l’atto in vista di una nuova formulazione che vada in questa direzione”. Valentina Sileno ha ricordato che “la dispensa produrrebbe anche un positivo effetto sulla riduzione dei rifiuti”. Sulla scia di Bardelli è intervenuta Meri Stella Cornacchini con analoghe considerazioni e richiesta di ritiro dell’atto. L’auspicio di Michele Menchetti è che il “Comune sia il regista dell’operazione senza coinvolgere la fondazione. Ho inoltre la sensazione che l’esecutività degli atti di indirizzo del Consiglio Comunale restino in un limbo di incompiutezza”. Giudizio favorevole è stato espresso da Valentina Vaccari perché “l’atto coglie un bisogno effettivo della città. Ma delegare tutto alla fondazione non ci permetterebbe di esercitare un controllo come consiglieri comunali”. L’emendamento di Fratelli d’Italia è stato approvato e l’atto di indirizzo così integrato, nonostante le ribadite perplessità del Pd sul ruolo della fondazione, ha ottenuto 27 voti favorevoli.
La Lega Salvini premier ha chiesto con un atto di indirizzo a sindaco e giunta di attivarsi affinché nelle rotatorie ancora prive di monumenti od opere d’arte e in quelle di futura realizzazione sia collocato, anche grazie a contributi privati, questo tipo di testimonianza artistica. “In quelle di accesso alla città – ha sottolineato Egiziano Andreani – andrebbe posto il cavallo inalberato simbolo di Arezzo e nelle altre manufatti che richiamino la nostra identità territoriale e le nostre manifestazioni significative. Chiediamo che per tali opere da realizzare sia valutata l’idea di un concorso che coinvolga le scuole superiori di Arezzo, soprattutto quelle a indirizzo artistico, per valorizzare le capacita degli studenti”. L’atto è stato approvato con 21 voti favorevoli.
Atto di indirizzo di Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle per la valorizzazione turistico-culturale di Castelsecco e San Cornelio. Le richieste, illustrate da Donato Caporali: intervenire urgentemente con risorse comunali al fine di restaurare le mura ciclopiche in evidente stato di degrado e che necessitano di essere liberate da presenze arboree. Predisporre una struttura di carattere temporaneo e rimovibile al fine di ospitare il pubblico degli eventi stagionali in attesa che le antiche gradinate della cavea siano riscoperte e valorizzate. Attivarsi in sede nazionale e regionale per intercettare risorse. Predisporre in collaborazione con la Fondazione InTour, Toscana promozione e Centro guide turistiche percorsi che includano l’area archeologica all’interno dell’offerta turistica cittadina tramite navette, ippovie, ciclovie e sentieri.
Anche Marco Donati e Valentina Sileno di Scelgo Arezzo hanno sollevato lo stesso tema con un atto di indirizzo insistendo sulla salvaguardia del sito attraverso interventi di manutenzione che preservino il parco archeologico, percorsi con il coinvolgimento delle associazioni, il riconoscimento dell’importanza dell’area da parte delle organizzazioni internazionali che si occupano di educazione, scienza e cultura. “Questa città – ha sottolineato Marco Donati – deve avere qualche sogno in più”.
Federico Rossi ha presentato alcuni emendamenti: “dopo avere premesso che la riqualificazione delle mura è inserita nel piano degli investimenti del 2022, chiediamo che gli atti di indirizzo abbiamo una formulazione coerente con questo impegno già portato avanti dall’assessore Casi; che non sia predisposta ma valutata la possibilità di una struttura per il pubblico; che sia tolta la previsione di alienare la ex casa colonica”. Michele Menchetti ha ribadito la necessità di reperire risorse “per il recupero di quello che potrebbe essere il sito trainante del turismo aretino”. Roberto Severi ha evidenziato come “il sito ricada nelle competenze del ministero dei beni culturali e serve l’iniziativa di quest’ultimo per un progetto concreto di respiro europeo. Tenendo presente che non basta un’azione di restauro ma occorre creare presupposti infrastrutturali per portavi turisti e visitatori”. Francesco Romizi ha ricordato che “si torna finalmente a parlare di Castelsecco. La questione deve interessare non solo i lavori pubblici ma la valorizzazione culturale e di conseguenza il sindaco, che già all’atto del suo insediamento ha espresso il suo impegno per il sito. Castelsecco deve essere fatto conoscere non solo ai turisti ma anche ai nostri concittadini”. Gli emendamenti di Rossi sono stati accolti dai proponenti ed entrambi gli atti di indirizzo sono stati approvati, rispettivamente con 30 e 27 voti favorevoli.
Andrea Gallorini e Donato Caporali del Pd hanno chiesto con un atto di indirizzo che sia dato corso alla realizzazione del percorso aretino della ciclovia dei Due Mari e che lo stesso sia il più fedele possibile al vecchio tracciato ferroviario Arezzo-Fossato di Vico, arricchendo la suddetta ciclovia con una specifica cartellonistica che ricordi proprio la storia del tracciato ferrato. “Si tratta di ampliare l’offerta legata al settore del turismo lento e della mobilità dolce. Tale opera, infatti, si aggiungerebbe alle già presenti Ciclovia dell’Arno e Sentiero della Bonifica e rappresenterebbe una possibilità di rilancio per la frazione di Palazzo del Pero che si è vista tagliata fuori dal nuovo collegamento stradale della E78. Unire in bicicletta Arezzo con Sansepolcro ha anche un significato culturale perché congiunge territori legati alla produzione artistica di Piero della Francesca. La ciclovia potrebbe essere identificata proprio come il Sentiero di Piero”. Ancora emendamenti di Federico Rossi: “anche in questo caso partiamo da una presa d’atto: l’amministrazione comunale si è già attivata per la realizzazione del progetto. Si tratta dunque di rendere la formulazione dell’atto di indirizzo coerente con questo impegno in essere e favorire la compartecipazione di tutti gli enti preposti”. “Ricordo – ha evidenziato Roberto Severi – che esiste un input, formulato attraverso un precedente atto di indirizzo discusso e approvato, in vista di un trasporto pubblico eco-sostenibile a idrogeno tra Arezzo e Sansepolcro. Dobbiamo evitare che si creino sovrapposizioni tra i due progetti”. L’atto di indirizzo modificato dagli emendamenti è stato approvato all’unanimità.
Atto di indirizzo del Pd per il recupero dell’ex poligono militare di Gragnone, oggi in stato di abbandono, dove potrebbe sorgere un’area attrezzata polivalente con potenzialità dal punto di vista turistico. “Da questi luoghi – ha sottolineato Giovanni Donati – partono sentieri del CAI e molti cittadini stanno riscoprendo il monte Lignano: la vicinanza alla città potrebbe trasformare la zona in luogo di spettacoli e concerti o di ritrovo per amanti della mountain bike, del trekking o, più semplicemente, della natura. Auspichiamo che il Comune intraprenda l’iter per acquisirla dal demanio. Inoltre nell’area è presente un tratto di circa 250 metri del vecchio tracciato della ferrovia Arezzo-Fossato di Vico che potrebbe essere trasformato in ciclopista, con i finanziamenti previsti dalla Regione Toscana, creando altresì un piccolo museo itinerante per le scuole”. Ilaria Pugi e Simon Pietro Palazzo hanno illustrato un emendamento per una sintesi più efficace del dispositivo, “all’insegna della prudenza, per procedere prima a una valutazione effettiva della fattibilità dell’operazione e dei costi di bonifica della zona”, mentre Roberto Cucciniello ha chiesto “se il progetto è riservato solo a finalità turistiche o anche ad altro, per conferirgli un maggiore respiro”. L’emendamento è stato fatto proprio dal proponente e l’atto di indirizzo così modificato è stato approvato con 28 voti favorevoli.
Marco Donati e Valentina Sileno per Scelgo Arezzo hanno evidenziato con un atto di indirizzo come sia necessario recuperare i circa 300 olivi del Pionta chiedendo alla giunta di fornire l’elenco delle attività di manutenzione ordinaria effettuate nel parco e il calendario delle potature e spollonature degli olivi stessi. “Dopo di che, andrebbe inclusa proprio la raccolta dei frutti tra le attività di manutenzione affinché possa esserne ricavato l’olio. Occorre infine censire tutti gli olivi presenti nei parchi comunali e mettere in sicurezza il prima possibile la zona degli scavi archeologici presente all’interno del parco”. Per Donato Caporali l’atto appare sbilanciato verso un aspetto specifico “che coinvolge competenze del Comune e lo invita ad agire in contro proprio quando da sette anni a questa parte le piante sono lasciate a se stesse” mentre Simon Pietro Palazzo ha evidenziato come dal dispositivo andrebbero “cassate le previsioni più puntuali come l’elenco delle manutenzioni effettuate, il calendario delle potature o la produzione dell’olio. Resterebbero il censimento delle alberature e la valutazione generale sia sul loro stato sia su quello della zona archeologica. Francesco Romizi ha ricordato come la questione “era già stata sollevata con un’interrogazione ad aprile 2021 e che riguardava tutti i 40 lotti coltivati a uliveto che potrebbero essere affidati alla cura di pensione anziane dando vita a veri e propri orti sociali. Ecco perché propongo con Donato Caporali un emendamento per integrare l’atto con la previsione di un bando da attivare per la cura degli ulivi del parco come avveniva in passato”. Francesco Lucacci ha proposto che sia “la Fraternita dei Laici a prendersi cura di questi ulivi per un loro corretto utilizzo” e Roberto Severi ha messo in risalto come affidarli ad anziani comporta risvolti legati anche alla sicurezza di queste persone. Marco Donati ha ribadito che “innanzitutto c’è un aspetto: queste piante versano in uno stato d’incuria e rappresentano un patrimonio da non disperdere”. Per Donella Mattesini “la proposta potrebbe coniugarsi con il dispositivo della legge regionale sui beni comuni e sulla loro fruizione collettiva tramite patti sociali tra cittadini e amministrazione comunale”. Per Pietro Perticai “l’olivo, arrivato in Europa a seguito delle crociate, è presente nel nostro territorio e lo caratterizza. Ha rappresentato un elemento di salvaguardia ma come pensiamo di affidarlo agli ‘anziani’? Quali anziani? Un ottantenne può salire su una pianta per potarla? Servirebbe semmai sistemare i terrazzamenti nei pressi dei boschi ma resta la domanda: chi se ne incarica”? Anche Michele Menchetti ha ribadito che “occorrerebbe allargare la platea di eventuali persone interessate alla manutenzione di queste piante. Sugli ulivi del Pionta non mancano problemi legati alla presenza di siringhe abbandonate”. Valentina Sileno non ha fatto proprio l’emendamento di Palazzo e ha accolto l’emendamento Romizi-Caporali. A questo punto l’emendamento Palazzo è stato messo ai voti e approvato con 15 voti favorevoli e 10 contrari. L’atto di indirizzo modificato dagli emendamenti Palazzo e Romizi-Caporali è stato approvato con 26 voti favorevoli e un astenuto.
Atto di indirizzo di Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle per definire un Piano operativo per i diritti di bambini e adolescenti e di sostegno alla genitorialità, fondato su protocolli d’intesa da sottoscrivere con l’Ufficio scolastico provinciale e la Asl. “Nello specifico – ha dichiarato Donella Mattesini – il Comune dovrebbe compiere un’analisi conoscitiva dei bisogni delle famiglie nella fascia 0/6 al fine di rafforzare la rete dei servizi educativi, individuando anche attività innovative, e rilanciare lo Spazio Famiglia. L’Ufficio scolastico provinciale dovrebbe favorire il tempo prolungato nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e la relativa implementazione del servizio mensa, co-progettare con il privato sociale e le rappresentanze dei genitori le attività da svolgere nel pomeriggio per i bambini e gli adolescenti sia nei locali delle scuole che dei centri di aggregazione, rilanciare e strutturare l’attività teatrale all’interno della didattica. La Biblioteca Città di Arezzo dovrebbe garantire attività e servizi di sostegno alla lettura. L’Asl dovrebbe sviluppare attività di prevenzione e sostegno sui temi delle dipendenze, della salute mentale, delle affettività al fine di prevenire il disagio minorile che è in forte aumento. Un focus specifico andrebbe rivolto alla sessualità, affinché sia vissuta con consapevolezza, altrimenti registriamo fenomeni preoccupanti come l’interruzione volontaria di gravidanza di giovanissime attraverso l’acquisto di farmaci abortivi su internet o l’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili”. Per Marco Donati “viviamo una fase storica in cui le comunità si tengono insieme se rafforziamo un tessuto di solidarietà. Aggiungo una considerazione relativa al quadro allarmante emerso da un questionario diffuso tra i giovani da Scelgo Arezzo: molti hanno dichiarato di volere andarsene da Arezzo. Abbiamo un Informagiovani che non è più dinamico. Resta un punto d’incontro o di studio ma dobbiamo renderlo sede dove reperire tante nuove informazioni”. Per Roberto Bardelli “in ogni epoca c’è sempre un disagio, non solo giovanile. E responsabile è anche la cultura attuale delle false libertà che ha messo in discussione perfino la famiglia tradizionale che ci ha sempre protetto. A mio giudizio, invece, resta il mattone fondamentale della civiltà occidentale. Ecco semmai cosa noto: qualcuno che mina scientificamente le basi della nostra convivenza”. Per Valentina Vaccari “la proposta vuole solo ricordare quelli che sono i servizi previsti dalle norme che il Comune deve offrire per diventare facilitatore di reti”. Simon Pietro Palazzo: “bisogna aspettarsi qualcosa non solo dal Comune ma anche da enti territoriali sovraordinati che dovrebbero essere più incisivi. In questo atto leggiamo inoltre una visione delle politiche sociali diversa dalla nostra. Qualcuno si dimentica che è nata una fondazione deputata a seguire anche questi aspetti o i 150 anni del Thevenin. Se ci sarà modo di migliorare noi siamo pronti, impegnandoci a fornire servizi adeguati alla città. E la mancanza di consapevolezza sulla sessualità è figlia proprio di una certa cultura”. L’atto non è stato approvato con 17 voti contrari e 10 favorevoli.
Renato Viscovo per Fratelli d’Italia ha chiesto a sindaco e giunta con un atto di indirizzo di garantire l’utilizzo della sala del Consiglio Comunale per la discussione della tesi di laurea. L’aula, provvista di computer e connessione internet, rende possibile, nel rispetto delle vigenti norme sanitarie, la presenza oltre che della commissione di esame di un certo numero di spettatori. “Un prestigioso scenario ma anche una soluzione da rendere fattibile dopo il termine dell’emergenza per tutti coloro che ne vorranno usufruire. Il progetto ‘Tesi in Comune’ nasce con l’intento di ridare ai laureandi la possibilità di vivere degnamente quello che è uno dei giorni più belli della vita e il culmine dell’intero percorso di studi”. L’atto è stato approvato con 20 voti favorevoli.
Atto di indirizzo di Scelgo Arezzo per la promozione delle piste cicloturistiche e del turismo sostenibile. “Nel territorio sono presenti anche percorsi delle ferrovie dismesse adatti a essere convertiti in piste ciclabili. Occorrono misure e iniziative coordinate anche per una gestione integrata con le piste esistenti. Il cicloturismo aiuta la riqualificazione ambientale dei territori permettendo una nuova fruibilità sia per i turisti che per i residenti. Per il turismo cicloturistico, le leggi di bilancio 2016 e 2017 hanno stanziato una somma complessiva di 750 milioni di euro”. Al momento del voto è mancato il numero legale e la seduta è stata sciolta.