La conferenza stampa di fine anno
IL SINDACO GHINELLI: “UN ANNO ALL’INSEGNA DI RESPONSABILITÀ ,
IMPEGNO E RILANCIO. E ADESSO GUARDIAMO CON FIDUCIA AL FUTURO”
“Se consideriamo che il mio secondo mandato ha preso compiutamente forma con il Consiglio Comunale del 22 ottobre 2020, possiamo dire che questa è la prima conferenza stampa di fine anno, essendo passati da quel giorno 14 mesi, ancora una volta scanditi dal persistere della pandemia”.
Così il sindaco Alessandro Ghinelli ha esordito nel tradizionale appuntamento con la stampa, rivendicando tutta una serie di azioni che hanno preso le mosse dall’emergenza sanitaria e ulteriori scelte che hanno toccato i suoi autentici cavalli di battaglia: dalla cultura all’ambiente.
“Come ha reagito l’amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco – dinanzi al Covid? Innanzitutto, nella prima parte dell’anno siamo rimasti ‘costretti’ dentro al principio della maggiore restrittività delle ordinanze locali. Ovvero, considerata la cornice statale, presidenti di regione e sindaci potevano intervenire solo in maniera più stringente. E così abbiamo fatto alla fine di febbraio con la sospensione della didattica in presenza per elementari, medie e superiori. La nostra filosofia è sempre stata orientata al contenimento del virus e i provvedimenti l’hanno rispecchiata. Siamo stati perfino precursori, perché questa stessa filosofia ci ha spinto ad adottare un’ordinanza sulle mascherine in centro storico, anche all’aperto, fin dal 19 novembre. Misura che, praticamente, ogni sindaco ha poi assunto o sta assumendo adesso. A proposito di scuole: da agosto a settembre abbiamo realizzato tutta una serie di interventi interni ai plessi cittadini per adeguare le classi e realizzare nuovi spazi mentre dopo l’inizio delle lezioni, per non interferire, ci siamo spostati nelle aree esterne, specialmente gli spazi ludici di nidi e materne. Nel frattempo l’amianto è definitivamente scomparso dalla materna Fonterosa e dal nido Peter Pan.
Per battere la pandemia non ci siamo tirati indietro, specie quando le restrizioni hanno cominciato ad allentarsi grazie all’implementazione della campagna vaccinale. E mi fa piacere ricordare il nostro contributo: la concessione gratuita del Teatro Tenda quale hub per le somministrazioni, la cessione all’Asl Toscana sudest di due proprietà immobiliari in comodato d’uso gratuito, i locali al primo piano della ex sede circoscrizionale di Rigutino e il terreno in prossimità di via Laschi. Cito inoltre l’iniziativa del taxi gratis per andare a vaccinarsi per gli aretini over 65 e appartenenti alle categorie fragili e vulnerabili, per permettere a coloro che avessero difficoltà a raggiungerli o non potessero contare su parenti e amici, di recarsi ai centri vaccinali del territorio comunale a bordo di una delle auto bianche della Cooperativa Taxi Arezzo, i tamponi rapidi resi disponibili per tutta la popolazione, prima per la fascia 3-14 anni, poi per quella sopra i 14, uno screening che si è rivelato molto opportuno soprattutto perché partito in concomitanza con la comparsa delle prime varianti. Un plauso va alla PM e al comandante Aldo Poponcini perché anche nei mesi più difficili sono stati in prima linea nel controllare il rispetto delle norme e lo sono tuttora con straordinaria dedizione quotidiana. I numeri non mentono: le sanzioni individuali sono state 127 e hanno colpito chi non usava la mascherina in situazioni di obbligatorietà o chi violava il coprifuoco o superava i confini comunali quando vigevano sia i limiti di orario che di spostamenti in zona rossa o arancione. Sempre per Covid, nei confronti delle attività commerciali sono state invece comminate 16 sanzioni dinanzi a 144 controlli. E tutto questo non ha certo impedito di continuare l’attività ‘ordinaria’, quella a cui la PM è naturalmente deputata, culminata tra l’altro in 614 incidenti rilevati per un totale di 877 vetture coinvolte, 57 servizi di controllo per l’autotrasporto e 291 sanzioni e ancora: 196 persone denunciate per reati di varia natura, di cui 101 stranieri e 95 italiani, 6 arrestate e 122 interventi in 9 mesi da parte del neo-costituito nucleo per il benessere degli animali.
Sui vaccini, mi preme ribadire che ognuno è libero di esprimere le proprie idee. Ma non in maniera stupida o violenta. Quello che stiamo vivendo è un momento delicato e dobbiamo appellarci alla massima responsabilità e a una ragionevole valutazione del bene comune, senza cadere in malessere e ignoranza che nulla hanno a che fare con la scienza e la ricerca.
Il Covid ha ovviamente impattato sull’intero comparto sanitario: ci sono state ristrutturazioni e spostamenti dei reparti e la vicenda più emblematica è diventata quella dell’hospice. Oggi, grazie anche al nostro impegno e al nostro ruolo di sentinella della città contro ogni impoverimento di un servizio diventato essenziale, legato a un principio etico più che giuridico, ovvero il diritto alla salute e a ricevere cure adeguate, possiamo confermare un finanziamento di oltre 3 milioni di euro per il nuovo hospice nell’area Pionta-San Donato. Nel 2015 abbiamo ereditato una città senza voce in capitolo nelle scelte sanitarie, nel 2021 questa voce ce l’abbiamo e l’abbiamo alzata per la senologia, per la medicina nucleare, per il pronto soccorso e per la madre di tutte le battaglie: la fine delle aslone. Una prospettiva che pare finalmente all’orizzonte. Se è certo che fino a quando rimarranno, l’assetto sanitario toscano sarà per noi penalizzante, è altrettanto certo che, grazie al PNRR e ad anni di lavoro, portiamo a casa quasi 100 milioni di euro. Il disegno della nuova sanità aretina, dagli ospedali di comunità aperti 24 su 24 e 7 giorni su 7 alla cittadella della sanità al Pionta, dal ritorno dell’hospice a cui abbiamo accennato alla casa, anzi alle case della salute, è frutto anche del nostro impegno. Per inciso, aggiungo che un ruolo di sentinella vigile e attiva lo abbiamo svolto per l’università, prendendo infine atto con grande soddisfazione dell’impegno strategico del rettore Francesco Frati dell’Università di Siena: l’ateneo non solo resta, e già questo sgombra il cielo da ogni nube che pareva profilarsi all’orizzonte, ma Arezzo si appresta a compiere un salto di qualità in termini di offerta formativa, tanto da potersi qualificare non più come una sede periferica ma come una vera e propria città universitaria, con corsi di laurea aretini di scienze socio-pedagogiche, discipline sanitarie, ambiti economico e giuridico.
E poi sono venute le misure economiche di Arezzo non molla riparte 2.0 che grazie a un bilancio virtuoso e gestito correttamente ha potuto liberare risorse per milioni euro a favore della città. In prima battuta abbiamo deciso di posticipare la prima rata Tari dal 30 aprile al 30 settembre per poi passare all’azione in maniera pesante e concreta con il Consiglio Comunale del 20 maggio: è in quella sede che abbiamo ricevuto il via libera per la maxi-manovra, il piano straordinario da 4.351.000 euro di contributi reali, di cui 3.442.000 reperiti mediante l’utilizzo dell’avanzo di bilancio 2020, per la ripartenza e il sostegno allo sviluppo. Arezzo non molla e riparte 2.0 ha ripreso il modello vincente dello scorso anno e lo ha integrato rispondendo a un disagio nuovo emerso dal costante monitoraggio fornito dai servizi sociali: Rip-Ar-tiMobilità con 175.000 euro per taxi e mezzi a noleggio con conducente. Rip-Ar-tiCoesione con 570.000 euro distinti in contributo affitti, sostegno alimentare, contributi legati all’assistenza domiciliare, potenziamento del Sistema di inclusione famiglie, sostegno al canone di affitto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. In merito alle ‘case popolari’, ricordo l’assegnazione nel 2021 di 67 appartamenti e di ulteriori 15 esattamente una settimana fa, per un totale di 82 risposte concrete al disagio abitativo.
Rip-Ar-tiLavoro con 250.000 euro di liquidità per partite Iva, liberi professionisti, lavoratori atipici e Rip-Ar-tiStartup con 30.000 euro. Rip-Ar-tiCultura con 200.000 euro per le associazioni culturali, le scuole, le realtà formative e ricreative, il terzo settore, il volontariato, per progetti finalizzati a organizzare eventi culturali e percorsi educativi e formativi. Rip-Ar-tiAggregazione con 50.000 euro per i 23 centri di aggregazione sociale. Rip-Ar-tiTurismo con 200.000 euro per progetti specifici. Sul turismo, mi permetto di dire che Arezzo è diventata una meta di fascia A. Abbiamo appena ricevuto il ministro Garavaglia, una sorta di riconoscimento nazionale di questo trend straordinario, certificato dai numeri della Città del Natale che sono andati oltre le più rosee aspettative. Ed è di questi giorni la notizia che la Fondazione Arezzo InTour è stata riconosciuta come modello da studiare per la governance della destinazione turistica nell’ambito della Destination Design Conference di Jesolo, la due giorni di confronto e formazione per i decisori delle destinazioni turistiche e dello sviluppo territoriale.
Proseguo con Rip-Ar-tiSport: 125.000 euro erogati sulla base di un bando destinato alle attività sportive, 75.000 euro che corrispondono invece alla stima dei contributi indiretti, ovvero l’azzeramento per tutto il 2021 di ogni costo per chi utilizza gli impianti sportivi comunali a gestione diretta e l’azzeramento dei canoni per i gestori degli altri impianti in regime di concessione, 70.000 euro come voucher sport per le famiglie. Inoltre, 30.000 euro di risorse sono state messe a bando per finanziare tanti eventi riconducibili all’assessorato alle politiche giovanili e sempre per i giovani ricordo i 234.000 euro e gli immobili concessi gratuitamente per tre nuovi centri, nell’ambito delle linee programmatiche Giovani protagonisti aretini, all’insegna di un rinnovato dialogo. Rip-Ar-tiEconomia, la principale novità e la misura più ambiziosa con 250.000 euro a favore delle famiglie, per i loro acquisti e spese di vario tipo mentre per ‘coprire’ il settore alimentare abbiamo continuato a erogare i buoni spesa. Rip-Ar-tiQuartieri con 89.000 euro che sono stati ripartiti fra i quartieri della Giostra del Saracino, la celebrazione del 90esimo anniversario della rievocazione e il contributo per Musici, Sbandieratori e Signa Arretii. Rip-Ar-tiFamiglia con 200.000 euro per misure di sostegno alle famiglie aretine per conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro. Vi rientrano le spese sostenute per i campi solari, le attività ludiche, ricreative, associative, educative. È una voce che pochi Comuni possono vantare in Italia. Rip-Ar-tiDigitale con 102.000 euro da investire per il rafforzamento di questo settore sempre più strategico per la pubblica amministrazione. A completamento del disegno c’è stata una forte riduzione della Tari 2021 pari a 2.000.000 di euro, Tari che solo per lo sciagurato metodo Arera e non certo per le scelte di questa amministrazione ha conosciuto un incremento per certe utenze, e una serie di azioni indirette che alzano l’asticella dell’importo complessivo della manovra. Un esempio ha riguardato le scuole aperte e disponibili gratuitamente per iniziative di tipo ludico-ricreativo, organizzate dalle associazioni: si tratta di 70.000 metri quadrati di spazi che potevano produrre per il Comune, se regolarmente affittati, 455.000 euro al mese. Ci abbiamo rinunciamo in nome della socialità.
L’amministrazione comunale, dunque, non può essere definita lontana, distratta o assente. E neanche priva di coraggio: perché quando c’è stata la possibilità di assecondare la ripartenza delle attività e della vita come la conoscevamo non si è fatta certo pregare. Con il Saracino, il primo vero elemento di svolta, anche da un punto di vista simbolico, che abbiamo voluto con tutte le nostre forze. E poi con la Fiera Antiquaria, le stagioni teatrali e musicali, i concerti come quello di Zubin Metha, le grandi manifestazioni sportive tornate finalmente nei nostri palazzetti, dai campionati italiani di bocce al titolo mondiale di kickboxing, la pedonalizzazione del centro storico fino a ottobre inoltrato durante i fine settimana per favorire le attività di somministrazione e la piacevolezza di re-incontrarsi e passeggiare, l’estate aretina all’anfiteatro culminata con gli aretini Negrita. E con la ciliegina sulla torta: la riapertura della Fortezza, uno dei nostri scrigni più preziosi, dopo la risoluzione del problema strutturale legato alla compresenza di un serbatoio idrico e di una soprastante platea. E per questo ringrazio Nuove Acque. Nel quadro della ripartenza, all’insegna del coraggio ma non certo dell’incoscienza cito due fatti: il primo è la firma del patto Arezzo Città Responsabile di autoregolamentazione per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, basato su un approccio che fa appello a ciascun individuo, senza ricorrere a ordinanze repressive sic et simpliciter, per una sana movida e un divertimento responsabile. Il secondo è la rinuncia alla festa dell’ultimo dell’anno: la macchina organizzativa era pronta ma abbiamo condiviso le considerazioni emerse in sede di Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica che ha visto la partecipazione di prefetto e rappresentanti delle forze dell’ordine: non possiamo dare ulteriore spinta al contagio, i cui numeri, peraltro fra 13 giorni, sono di difficile quantificazione e non possiamo limitare una festa a presenze tali da renderla per pochi e non dell’intera città.
Passo a un tema a me caro, l’ambiente, per il quale registriamo l’ingresso di Arezzo nel Green City Accord, non un atto formale ma un’adesione convinta, che proietta ancora una volta la città in una dimensione internazionale, a un sistema di valori che deve accompagnare il nostro modello di sviluppo. E la futura battaglia che dobbiamo combattere ancora una volta a livello regionale per il mancato acquisto di mezzi elettrici per la nuova flotta di Autolinee Toscane. Non siamo disponibili a tenere un atteggiamento collaborativo con una realtà che nel rinnovo del parco mezzi non prende in considerazione scelte green, anche parziali, sulla mobilità.
Abbiamo implementato alcuni servizi tecnologici suscitando grande apprezzamento: il lancio dell’applicazione che garantisce accessibilità al sito del Comune per le persone disabili; Unico live, il servizio di consulenza qualificata e personale di cui il cittadino può beneficare comodamente da casa, grazie a un pc, a un tablet o a uno smartphone. Le prestazioni al momento consolidate sono due di natura tributaria e una anagrafica ma Unico live si presta molto bene ogniqualvolta serva una consulenza specifica e per questo intendiamo svilupparlo e integrarlo il più possibile; 16.000 cittadini vengono settimanalmente raggiunti dalle nostre notifiche e news su scadenze, bandi, contributi, eventi, viabilità grazie a un’integrazione con la app IO realizzata dal Ced e dal Servizio comunicazione. Il Comune sta al passo con i tempi e offre servizi capaci di facilitare il rapporto con la pubblica amministrazione. Nel 2021 la politica di reclutamento del personale è stata finalizzata sia al mantenimento del livello di sostenibilità di alcuni servizi, in primis scuola e polizia municipale, quest’ultima a garanzia dei prioritari obiettivi di sicurezza e presidio del territorio, sia a incrementare l’efficacia e l’efficienza dell’intera struttura comunale. Abbiamo registrato 35 assunzioni a tempo indeterminato e 29 a tempo determinato. Sono tecnici, amministrativi, insegnanti, agenti di polizia municipale, assistenti sociali.
Infine, i due atti che ritengo, accanto alla maxi-manovra prima descritta, i più qualificanti. La fondazione Arezzo comunità, adesso costituita formalmente con atto notarile. Finalmente partiamo con il blocco municipale che ha fatto grande Arezzo in ambito socio-educativo: il Comune, la Fraternita dei Laici, la Fondazione Thevenin, la Fondazione Aliotti, l’Istituto Fossombroni. Affiancando a esso la generosità, la professionalità, la competenza e l’inventiva del privato. Tutti insieme, in una rete messa a sistema, in cui ‘alleanza’ è la parola chiave, scriveremo un nuovo libro per gli aretini da ‘zero a novantanove anni’, realizzeremo una ‘macchina’ a disposizione del terzo settore, costruiremo un’intelaiatura di welfare comunitario, progetteremo l’Arezzo che sarà tra molti decenni, misurando il presente e preparando il futuro prima che arrivi.
Il piano operativo. La sintesi di questo percorso si può riassumere nella frase: ‘dall’espansione al recupero’, quest’ultimo orientato alla sostenibilità ambientale e alla cura del patrimonio esistente. Un piano che riduce dalle 160 del precedente regolamento urbanistico alle attuali 54 le aree di trasformazione e per quanto riguarda le infrastrutture individua i tracciati di completamento della Fano-Grosseto e del raccordo Arezzo-Battifolle. Ma in ambito urbanistico non dimentico il passo importante compiuto anche sull’area di Indicatore: la configurazione dello scalo merci si caratterizza, grazie a una visione strategica tradotta in pianificazione territoriale, come maggiormente adattabile alle esigenze imprenditoriali. La società concessionaria del diritto di superficie del comparto ci ha fatto presente l’interesse di alcune realtà industriali cittadine a insediarsi e l’amministrazione comunale intende assecondarle.
I cartelli di lavori in corso sono stati apposti in via Baldaccio d’Anghiari per il raddoppio del sottopasso, l’11 ottobre, quattro giorni dopo in via Filzi per la nuova sede della polizia municipale, con la demolizione di una porzione di fabbricato, la ristrutturazione della parte restante e la realizzazione di nuovo edificio, a Saione per l’implementazione della videosorveglianza, un investimento da 500.000 euro. Presto lo saranno in via Fiorentina per la rotatoria, presumibilmente nel mese di febbraio ma è già stata approvata la perizia di variante per il rifinanziamento dell’opera, e in tante altre strade, per le quali abbiamo deliberato stanziamenti per centinaia di milioni di euro per la loro manutenzione. Non trascuriamo la necessità di una cura costante della viabilità cittadina, centrale e periferica, e delle frazioni. Sono interventi consistenti, programmati per la prossima primavera, che mi permettono di chiudere con una vista sul 2022 che ci apprestiamo a vivere spero più serenamente e con fiducia”.
Arezzo, 18 dicembre 2021