CS ATTACCO NO VAX PAG FB SINDACO AREZZO
Ieri la scritta “I vaccini uccidono salva tuo figlio” davanti ad una scuola elementare di Arezzo.
Lo sdegno del Primo Cittadino Alessandro Ghinelli e del Vice Lucia Tanti
AREZZO: SINDACO E VICESINDACO SOTTO ATTACCO DEI NO VAX
Ghinelli e Tanti: “Deriva pericolosa
AREZZO – Sotto attacco dei No Vax, le pagine Facebook del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e del vicesindaco Lucia Tanti. Circa duemila messaggi, tra accuse di nazismo, dittatura sanitaria, falsa informazione, presunzione di verità, si sono riversati rispettivamente sui loro profili dopo che entrambi si erano pronunciati pubblicamente su quanto accaduto ieri mattina davanti alla scuola elementare “Aldo Moro” della città; qui, era stata disegnata la scritta “I vaccini uccidono salva tuo figlio”, prontamente cancellata dal Comune. Duro era stato il commento del Sindaco, il quale esprimendo sdegno e condanna, aveva definito l’accaduto “un atto criminoso”, una “manifestazione estrema dietro la quale si nascondono malessere e ignoranza”: Ghinelli aveva poi sottolineato come “la civiltà di una società non si misura sulla libertà tout court, ma sull’equilibrio delle libertà, dove a fare da discrimine è la ragionevole valutazione del bene comune”, richiamando tutti alla massima responsabilità. Ancora più dura il vicesindaco Lucia Tanti, che non aveva esitato ad affermare che per parte sua “sarà fatta guerra” a questo tipo di manifestazioni.
“Siamo di fronte ad una deriva pericolosa, e quanto sta accadendo richiede la massima attenzione – dichiarano il Sindaco e il vicesindaco di Arezzo. – Non arretreremo certo nelle nostre posizioni: sappiamo molto bene, da amministratori responsabili, cosa abbia significato la pandemia per le nostre comunità e quali rischi ancora stiamo correndo per una sua possibile recrudescenza. Purtroppo i dati non sono confortanti e si fanno davvero essenziali responsabilità e prudenza da parte di tutti. E non c’è dubbio che la vaccinazione diffusa sia l’arma più efficace per liberarci da questo incubo”.
Arezzo, 1 dicembre 2021