comune di Arezzo: nota del consigliere comunale Francesco Romizi
“Fondazione: 1.800 firme di cittadini che per l’amministrazione comunale semplicemente non esistono”
“La recente dichiarazione della vice-sindaca Lucia Tanti sulle fondazioni è scritta, come di consueto, intingendo il pennino nella boccetta dell’acredine e della faziosità. Francamente non ho memoria di avere dibattuto di fondazioni durante la campagna elettorale quindi che la sinistra, come lei sostiene, abbia dichiarato guerra a tale progetto fin da allora è un’affermazione non vera. Anche perché, siccome mi ritengo di sinistra, avrei dovuto essere io a scagliarmi contro.
A questo punto noi crediamo una cosa: la campagna elettorale è finita e il dibattito deve trascendere i partiti e diventare confronto reale con la città e i protagonisti del sociale e dell’educazione, attraverso un percorso partecipativo. Proprio quello che Tanti considera uno spreco. Uno ‘spreco’, aggiungo, da 10.000 euro, che la Regione metterebbe peraltro a disposizione, contro i 400.000 del famoso Raro Festival, il flop che perfino la Giunta ha pensato bene di non replicare.
Con chi alimentare tale percorso? Partendo dai 1.800 cittadini che hanno già firmato un appello con cui chiedono di dire la loro in merito al futuro dei servizi alla persona. Nel momento in cui l’amministrazione comunale intende mutare drasticamente natura e funzioni del Comune e trasformare ambiti importantissimi con scelte irreversibili, abbia almeno lo scrupolo di procedere con prudenza e dialetticamente. Altrimenti dimostra una concezione ‘quinquennale’ della democrazia: dopo il voto il diluvio. Con il tempo tra un’urna e l’altra derubricato a fastidioso interludio”.