Comune di Arezzo: Consiglio Comunale 2 aprile: le interrogazioni
di
Angelo Bianconi
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2 Aprile 2021
È toccato al presidente del Consiglio Comunale Luca Stella dare il benvenuto e augurare buon lavoro al nuovo segretario generale Alfonso Pisacane, alla sua prima seduta consiliare aretina.
La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caneschi sull’allarme lanciato dalla Cgil sul fronte delle assunzioni in Comune. “Il nuovo piano del fabbisogno prevede 5 nuovi incarichi dirigenziali a tempo determinato a fronte di tanti settori e uffici in sofferenza per non parlare, semmai, della necessità di creare un ufficio ad hoc per l’istruttoria delle pratiche derivanti dal cosiddetto bonus del 110%. Nei prossimi due anni molti dipendenti andranno in pensione e a causa della scelta suddetta il Comune rischia un default assunzionale senza possibilità di sostituire chi lascia. Dove sta la legittimità di queste scelte e di quella che ha già portato a un nuovo dirigente in carica assegnato alla Fondazione Guido d’Arezzo”?
L’assessore Giovanna Carlettini: “il nuovo segretario generale ha già convocato per mercoledì 7 aprile la delegazione trattante e in quella sede le organizzazioni sindacali potranno presentare le loro proposte. Per quanto riguarda il nuovo direttore della fondazione, i criteri della sua assunzione sono ampiamente motivati nella delibera che è liberamente consultabile”.
Donella Mattesini ha chiesto quali siano i soggetti componenti “la cosiddetta cabina di regia comunale creata per fronteggiare l’emergenza, le risorse che il Comune vi destina, a quanto ammonta la quota sociale pro capite che nel 2019 era di 87 euro, al di sotto della media regionale e della media nazionale, quali criteri sono stati elaborati per individuare coloro che hanno realmente bisogno di sostegno, come verranno destinati gli aiuti, cosa s’intende per azioni di solidarietà verso i diversamente abili, quale casistica di riferimento sarà interessata dalla lotta alla povertà educativa”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “intanto di questa regia possono farne parte tutti i soggetti che sono iscritti al registro del terzo settore, compresi i club di servizio, la parola chiave non è burocrazia ma libertà e chi ha qualcosa da dire o da dare potrà offrire il suo contributo. Le risorse proprie dell’amministrazione sono rimodulate sulla base delle nuove emergenze, saremo più precisi in merito al momento della presentazione di Arezzo non molla e riparte 2, i criteri e gli strumenti per individuare i realmente bisognosi sono quelli previsti dalle norme, nulla cambia da questo punto di vista, confidiamo nel ruolo e nella competenza dei nostri assistenti sociali che avranno semmai input nuovi, da parte dei soggetti aderenti alla cabina di regia, sulle persone in difficoltà. I luoghi della distribuzione degli aiuti alimentari saranno le case stesse, ovvero cercheremo di portarli presso chi ne ha bisogno senza costringere questi ultimi a file poco dignitose”.
Andrea Gallorini sulla sicurezza lungo la strada regionale 71 e le frazioni che vi insistono ha rilevato che “la sostituzione dell’illuminazione precedente con la nuova ha comportato paradossalmente una diminuzione della visibilità. Tra la popolazione cresce dunque il timore di ulteriori incidenti in un tratto già tristemente noto per questa drammatica statistica. Chiedo anche il ripristino della segnaletica orizzontale nei tratti in cui è deteriorata o addirittura scomparsa”.
L’assessore Alessandro Casi: “è già nell’ottica dell’amministrazione fare un esame attento su questi nuovi impianti, così come non sfugge il problema degli attraversamenti nelle frazioni e nelle strade maggiormente trafficate”.
Donato Caporali ha chiesto semafori dotati di sensore o misuratori di velocità in periferia e all’interno di frazioni attraversate da strade provinciali e regionali. “È evidente che il traffico veicolare in alcuni punti raggiunge numeri importanti senza che le strade interessate vengano dotati di attraversamenti rialzati o dissuasori come succede per quelle all’interno della città”.
L’assessore Alessandro Casi: “le situazioni di criticità ci sono, sono note e diffuse peraltro in tutto il territorio. Per Ceciliano, ad esempio, stiamo cercando di installare un semaforo con pulsante ma soprattutto pare che sia possibile sistemare lungo le strade citate nell’interrogazione gli autovelox, anche fissi. È una valutazione che faremo a livello di giunta ma in questo momento si profila come una soluzione”.
Simon Pietro Palazzo ha chiesto chiarimenti sulla campagna di vaccinazione e sulle segnalazioni che provengono da molti cittadini, specie gli over 80 e i fragili, sulle criticità riscontrate. “Chiediamo che s’instauri un dialogo con Asl e Regione perché questi due enti rendano noti all’amministrazione comunale i motivi dei disservizi”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “la mancanza di vaccini è oggettivamente un problema nazionale. Nell’ambito di questo quadro rileva tuttavia un ‘caso Toscana’ con una percentuale di copertura del primo ciclo e della seconda dose molto bassa. La regione si colloca al penultimo posto tra le 20 italiane. Come sindaci abbiamo chiesto di accelerare nella campagna almeno per terminare prima del 25 aprile gli over 80. Dopo di che, terminata la pandemia dovremo capire perché il modello sanitario toscano, descritto sempre come efficiente, sia entrato in crisi totale durante l’emergenza. Per il resto, la collaborazione con Asl è piena”.
Michele Menchetti ha chiesto chiarimenti sull’immobile ex Atp in piazza stazione, assegnato alla Fondazione Arezzo InTour per la promozione turistica. La fondazione, il 27 agosto 2020, aveva comunicato di non utilizzarlo ulteriormente e ora ne fa uso l’Asl per i tamponi. La scadenza del comodato d’uso gratuito a beneficio della fondazione è previsto quest’anno. Nonostante tutto, il Comune per esso paga un canone annuo e chiediamo a quanto ammonta. Se il Comune ne torna in pieno possesso, perché non lo utilizza come deposito bagagli di pertinenza della stazione o a fini di promozione turistica”?
L’assessore Simone Chierici: “l’importo del canone è di 7.450 euro circa. È stato dato in gestione ad Arezzo InTour a partire dal gennaio 2019 ma già a maggio di quell’anno è stato assegnato all’ufficio opere pubbliche nell’ambito della ristrutturazione e del cantiere di piazza della stazione. In concomitanza con la fine del cantiere, la Asl ne ha chiesto l’utilizzo per i tamponi. Quindi, la fondazione InTour, in sostanza, mai lo ha utilizzato realmente. Quando il locale sarà sanato da un punto di vista edilizio, perché abbiamo riscontrato anche delle difformità per le quali sarà presentata una sanatoria ad hoc, lo riconsegneremo al proprietario e valuteremo l’opportunità di un nuovo contratto di affitto, da stipulare eventualmente alla luce delle sopravvenute esigenze e valutazioni che l’amministrazione farà”.
Meri Stella Cornacchini: “la strada della vaccinazione è molto nebulosa e tortuosa per i cittadini. Ma il 19 marzo 2021 è giunta la notizia, tramite i suoi profili social, che un noto giornalista aretino si era vaccinato. Il fatto ha suscitato clamore mediatico e polemiche, specie dinanzi ai ritardi che altri devono subire. Non è mia intenzione entrare in qualsivoglia indagine ma interrogo se l’amministrazione comunale è a conoscenza della vicenda o se intende chiedere chiarimenti sulla stessa”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “c’è un tema che l’interrogazione pone: a seguito dell’accaduto abbiamo appreso che esiste la lista dei ‘riservisti’ o ‘panchinari’ e che sono i medici di famiglia a fare da tramite tra questa e i loro assistiti. Immagino che tutti i medici di famiglia siano stati avvisati dalla Asl o aggiornati di questa opportunità ma inoltrerò l’interrogazione alla direzione sanitaria anche per capire proprio i flussi di comunicazione tra Asl e medici e tra i medici e i loro pazienti. Ciò che è necessario sapere è quanti aretini hanno avuto la stessa opportunità di Andrea Scanzi, se le individuazioni sono state oggettive o arbitrarie e quanti aretini siano stati segnalati dal medesimo medico che ha segnalato Scanzi. A me non interessa entrare nelle dinamiche interne della Asl ma entrare nelle modalità che garantiscono i cittadini, per capire se ci sono state o meno vie preferenziali che, dato il tema, non sono tollerabili e non saranno tollerate qualora ci fossero state”.
Michele Menchetti ha chiedo se è intenzione dell’amministrazione costituire un tavolo di lavoro sul turismo che coinvolga le guide aretine e l’assessore Simone Chierici ha ribadito che la Fondazione InTour è già al lavoro nella pianificazione delle attività turistiche, “per farsi trovare pronta al momento della ripartenza”, che il centro guide turistiche è anche socio della stessa e nulla osta al suo coinvolgimento.
Francesco Romizi è tornato sulla querelle archivio storico che “sta diventando una barriera insormontabile per i tecnici che intendono visionare le pratiche e consentire dunque ai committenti l’accesso al cosiddetto bonus 110%. L’accesso è lento, l’appuntamento viene dato dopo 90 giorni. E del nuovo personale annunciato non vi è traccia”.
L’assessore Francesca Lucherini: “il problema è noto, stiamo ampliando l’orario di ricevimento soprattutto il mercoledì, le pratiche possono essere visionate non più in 45 ma in 30 minuti per allargare il numero di accessi, un tecnico assegnato all’archivio sta prendendo pieno servizio e anche questo dovrebbe avvantaggiarci. La richiesta per due tecnici a tempo determinato, che abbiamo celermente inoltrato, deve essere ancora sbloccata a livello ministeriale. Lo stesso presidente nazionale dell’Anci ha sollecitato la soluzione dell’empasse. Ad aprile si terranno comunque i colloqui per un nuovo geometra, assunzione che prescinde da questa procedura”.
Andrea Gallorini ha ricordato che le maggiori perdite e incertezze causate dalla pandemia sono a carico di turismo e cultura e che dunque sarà vitale programmare. “A oggi non abbiamo notizie di cosa le due fondazioni stiano facendo in questa direzione e la stessa commissione consiliare cultura si è riunita una volta. C’è un progetto in cantiere sul quale possa essere coinvolto il Consiglio Comunale”?
Egiziano Andreani: “la gestione dei malati Covid è oggettivamente complessa e immagino comporti costi maggiori rispetto alle altre patologie ospitate nell’ospedale aretino. Chiedo perciò di venire a conoscenza dell’ammontare dell’eventuale rimborso giornaliero che il San Donato riceve da Regione o ministero della Salute per i suddetti pazienti”.
Giovanni Donati ha chiesto che sia verificato quali sono le lottizzazioni effettivamente completate nel Comune e la conformità dei lavori alle convenzioni garantite da polizza fideiussoria. “Occorre un ufficio comunale ad hoc o un tecnico destinato a tali controlli”.
Valentina Sileno ha chiesto sul ciclodromo di Sant’Andrea a Pigli, “per il quale esistono oramai molte petizioni dei residenti che chiedono la fine di manifestazioni sportive che generano inquinamento acustico”, di verificare la compatibilità di certe discipline con l’impianto stesso. “Meglio se le rilevazioni vengono fatte durante le gare”.
L’assessore Federico Scapecchi: “l’impianto non è più un ciclodromo ma una pista polivalente. Per quanto riguarda il problema del rumore, subito dopo l’assegnazione della struttura alla società sportiva che ha vinto l’ultimo bando c’è stata una prima rilevazione. Dopo di che abbiamo chiesto al gestore lavori che migliorassero ulteriormente la situazione e successivamente sono state effettuate altre prove, mettendo in pista piccoli kart, e i limiti sono risultati rispettati. Il gestore ha così ottenuto l’autorizzazione a utilizzare la pista per gli allenamenti e non come kartodromo. Dal momento del mio insediamento non ho ricevuto lamentele”.
Alessandro Caneschi è tornato sul Pinqua e le procedure per l’erogazione dei contributi relativi al programma nazionale sulla qualità dell’abitare. “Arezzo ha partecipato solo con due progetti, Tortaia ed ex Cadorna, trascurando totalmente il Pionta dove insistono molte e importanti funzioni pubbliche. Il Pionta con il centrosinistra era al centro dell’attenzione con l’accordo di programma tra amministrazione comunale, Asl e università. Chiediamo i motivi di queste scelte. E perché i progetti sono stati solo due e non tre come consentito dal bando? Non è che il Pionta è buono solo a parole e per le promesse? Un film già visto come per il bando della scorsa legislatura sulle periferie”.
L’assessore Monica Manneschi ha ricordato come le scelte dell’amministrazione siano state guidate da due esigenze: per l’area di Tortaia la manutenzione e la ristrutturazione delle palazzine Erp. Tortaia costituisce uno degli assi principali del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e vi insiste un complesso immobiliare al 100 per cento di proprietà comunale. Per quanto riguarda la ex Cadorna, interverremo in una porzione strategica della città dove ristruttureremo edifici degradati per metterli a disposizione di un ente e di un servizio pubblico come il centro per l’impiego e trasformeremo una piazza da luogo di parcheggio a luogo d’incontro. I tempi di cui abbiamo potuto disporre sono stati strettissimi”.
L’assessore Francesca Lucherini ha confermato gli obiettivi che si è prefissata l’amministrazione comunale: “coinvolgimento, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico comunale, qualità dei servizi per i cittadini. Avremmo preferito coinvolgere la città, ma i tempi, gli atti, gli iter amministrativi complessi non ce l’hanno permesso”.