Andrea Natale – Imprenditore editoria musicale
Chi è Andrea Natale?
E’ un operatore e imprenditore dell’editoria musicale che ha sempre coltivato la sua passione di affermarsi come professionista nel settore, creando una onesta carriera attraverso uno studio e una dedizione autentici e costanti.
Quali sono i tuoi ricordi dei tuoi primi 10 anni e quali sono stati i tuoi giochi?
I ricordi sono quelli di un bambino curioso verso la cultura, la conoscenza e la creativita’. Trascorrevo ore a giocare anche da solo, inventandomi storie e avventure.
I giochi prediletti erano i Playmobil e poi ero un cultore del calcio e il giardino della villetta di famiglia il mio campo d’azione esclusivo.
Cosa faresti per un mondo migliore?
Quello che gia’ faccio: il proprio dovere quotidiano secondo autentici punti di riferimento morale, allontanando il cinismo. Il vero Paese siamo noi con il nostro lavoro.
Quali sono i tuoi hobby e le tue grandi passioni?
Hobby e passione sono praticamente la mia professione. Non distinguo piu’ lavoro, riposo, hobby e passione, ma tutto fa parte di un affascinante stile di vita.
Che cos’è per te l’amicizia e la famiglia?
Sono i partners indispensabili di quella che possiamo definire una “holding esistenziale”. Sono i punti di riferimento certi che servono per oliare gli ingranaggi quando qualcosa non funziona. Ma sono anche i soggetti di un dialogo privilegiato per alimentare e migliorare il proprio senso di affermazione sociale anche come individuo ed essere “mistico”.
Che rapporto hai con gli animali?
Attualmente non ne posseggo, ma ho avuto in casa per nove anni un gatto di razza europea, cui ero molto affezionato. Mi piacciono e ci vado d’accordo; di solito simpatizzo con gli animali domestici di miei amici e conoscenti.
C’è qualcosa che hai fatto che ricordi spesso?
Diciamo che ricordo spesso tante cose a seconda dei momenti e del bisogno. Tendenzialmente ricordo fatti positivi e azioni che hanno dato una svolta determinante alla mia esistenza. Pero’ tendo sempre a guardare avanti perche’ – essendo uno storico di formazione accademica – il passato va sicuramente raccontato con passione e cura, ma serve per edificare l’avvenire e plasmarlo a miglior immagine di se stessi.
Se non avessi fatto il discografico cosa avresti fatto?
I primi curricula post laurea li inviai a case editrici. Forse avrei fatto quello. Ma siamo sempre nel campo dell’editoria/broadcasting di opere dell’ingegno lato sensu; quindi la risposta piu’ sincera e’: non avrei fatto altro.
Qual è il tuo motto?
Omnia munda mundis.
Aggiungi qualcosa che non hai detto in questa intervista.
I valori che abbiamo e le azioni che ne scaturiscono rappresentano il miglior anestetico nei momenti di difficolta’ e incertezza come quelli in corso.