Arezzo ricorda il centenario della nascita di Vittorio Vettori
Nasceva 100 anni fa, il 24 dicembre 1920 a Strada in Casentino, Vittorio Vettori. Arezzo conserva un ricordo dell’uomo e intellettuale anche grazie all’intitolazione, avvenuta nel 2014, di un’area verde posta nel quartiere Tortaia, tra via Alfieri e via Montale. Scelta che venne effettuata a seguito della richiesta della moglie Ruth Càrdenas Vettori, presidente dell’Istituto superiore per l’aggiornamento culturale Mircea Eliade. Vittorio Vettori è scomparso nel 2004 dopo oltre 200 titoli tra filosofia, storia e letteratura, riproposti e tradotti in diverse lingue.
Significativi i suoi rapporti con Giuseppe Prezzolini, Piero Bargellini, Mircea Eliade, Ernest Jünger, Paul Ricoeur, Sedar Senghor, Ezra Pound, Jorge Luis Borges. Doveroso citare Dante, soggetto letterario di molti originali studi che hanno varcato le frontiere, accreditandogli un crescente prestigio internazionale, ratificato dal suo doppio ruolo di direttore-fondatore della Lectura Dantis Internazionale e ambasciatore del magistero dantesco nel mondo.
Il lavoro culturale di Vittorio Vettori si è fatto più intenso dal 1970 mentre del 1973 è il primo romanzo, “L’amico del Machia”, che sarà seguito nel corso degli anni da altri sei. Del Vettori è anche una preziosa “Guida del Casentino”. E a proposito di Casentino, nel 1978, pur conservando stretti rapporti con la pisana Accademia dell’Ussero, assunse la presidenza dell’Accademia Casentinese insediata nell’antica e illustre Casa del Landino, sul ciglio di Borgo alla Collina, affacciata su Campaldino e sul castello di Poppi, con sullo sfondo il profilo della Verna.
Importantissimi i suoi volumi sul già citato Dante ma anche su Croce, Gentile, Gramsci, Heidegger, Nietzsche, D’Annunzio, insieme a “Civiltà Letteraria”, “L’uomo bipolare e triunitario”, “Metanovecento”, “Il Diario Apocrifo di Aldo Moro” che sono fra i suoi titoli significativi.
Arezzo, 23 dicembre 2020