Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli
“La vicenda del 5G svela l’indecenza di un Governo schierato contro i territori e l’interesse nazionale”
Che a Roma non ci vogliono bene è risaputo, che ci vogliono solo proni ai loro voleri e silenziosi alle loro sterili esigenze è una certezza.
In occasione del decreto Semplificazioni, il governo Pd/Cinque Stelle ha inserito un emendamento dedicato alla nuova tecnologia 5G.
Il testo in questione vieta ai sindaci di impedire l’installazione di reti 5G sul territorio di competenza, modificando così le disposizioni contenute nella legge 36 del 2001 in cui si delegava ai Comuni la possibilità di scegliere se procedere o meno all’installazione delle antenne di telefonia mobile.
Nel testo viene anche esclusa la possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione delle antenne in aree generalizzate di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, sarà vietato agire sui limiti di esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità.
Non voglio per ora entrare sul merito della salute e delle conseguenze ambientali ma al momento quello che fa preoccupare è che il 5G che verrà installato nei Comuni sarà o cinese o statunitense. Mentre Inghilterra e Francia hanno già detto no ai cinesi e la settimana scorsa si è espressa anche la Germania in questo senso, in Italia abbiamo il governo che non vede l’ora di darci in pasto al gigante asiatico, con il rischio di svendere a suo favore perfino segreti militari e civili. E se i Comuni si opponessero? – avranno pensato. Ecco il motivo di questo emendamento.
I due partiti che si definiscono ‘dei cittadini e del popolo’ hanno dimostrato ancora una volta che sono invece sempre e comunque contro di loro. In barba a democrazia, trasparenza e libertà.
Arezzo, 21 dicembre 2020